All’Istituto di Istruzione Superiore A. Volta di Sassuolo è stato presentato il progetto di educazione civica, che vedrà nel 2022 nuovi momenti di confronto tra il mondo delle imprese e gli studenti. L’obiettivo principale è diffondere concetti fondamentali quali “Sostenibilità, economia circolare e riciclo dei materiali” e rendere i giovani attori protagonisti del cambiamento sociale, culturale e ambientale.
All’incontro in aula magna sono intervenuti:
Sabrina Paganelli, dirigente scolastico dell’Istituto “A. Volta”, la prof.ssa Stefania Guiducci, Responsabile del progetto, Pier Paolo Cairo, Funzionario dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena, Silvia Pini, Vicepresidente Associazione per la RSI e imprenditrice di Ecovillaggio Montale.
Questo il commento di Silvia Pini:
“Siamo un’associazione di imprese unite nella consapevolezza che un’impresa deve essere in grado di creare profitto generando un impatto positivo sia sociale che ambientale.
Nessuno da solo può generare benessere collettivo: in questo senso, in nome della sostenibilità, la competizione tra imprese viene sostituita dalla collaborazione. Mettiamo in pratica azioni per il raggiungimento di obiettivi sostenibili, interrogandoci su quanto le nostre azioni siano sostenibili. Per il progetto di educazione civica, interrogatevi su come vorreste il vostro futuro: come stiamo vivendo, dove stiamo sbagliando e come possiamo migliorare il nostro futuro?
Fate volare le idee, sognate ed esprimete il vostro desiderio sul futuro, partendo da questo progetto di educazione civica che mira a rendere la vostra scuola più sostenibile, utilizzando i principi dell’economia circolare”.
Pier Paolo Cairo, Funzionario dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena:
“L’Ufficio scolastico ha promosso questo progetto per accompagnare le scuole nel migliorare la qualità dei percorsi di Educazione civica, con l’obiettivo di motivare gli studenti, di far loro applicare e rafforzare le conoscenze scolastiche e di sviluppare attitudini e interessi, che potranno esprimere anche nel loro futuro. L’idea di fondo è che il Ministero dell’Istruzione non può lasciare “sole” le scuole, ma deve indicare i principi-guida di un’istruzione di qualità. E’ chiamato, inoltre, a mobilitare le risorse della scuola e quelle del territorio (in particolare di imprese ed enti del Terzo settore) in modo che forniscano ai giovani gli strumenti per comprendere meglio ed affrontare i problemi della civiltà attuale e del modello di sviluppo che questa comporta”.
Per saperne di più sul progetto clicca qui