Prosegue la missione green del Consorzio Mutina Arborea Impresa Sociale, nato come luogo d’azione dell’Associazione per la Responsabilità Sociale di Impresa di cui Ecovillaggio Montale fa parte insieme a numerose altre aziende sensibili ed attente alla sostenibilità. Il buon proposito di riconnettere le persone con la natura attraverso la rigenerazione ambientale e la riforestazione urbana diffusa si concretizza con l’inaugurazione dei primi tre boschi a cura di Mutina Arborea. La riforestazione rappresenta per il futuro una sfida fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Infatti, secondo le stime dell’ASviS Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, per raggiungere il “goal” 11 Città e Comunità Sostenibili dell’Agenda 2030 l’Italia dovrà piantare quasi 230 milioni di alberi. Una sfida e un’opportunità a cui partecipa e contribuisce attivamente Mutina Arborea. Queste le parole di Silvia Pini, Presidente di Mutina Arborea, nonché imprenditrice e ideatrice di Ecovillaggio Montale: “Mutina Arborea nel suo secondo anno di attività riuscirà a mettere a dimora circa 1300 nuove piante, a testimonianza che la nostra è una terra virtuosa dove non si rimane indifferenti a temi cogenti come il cambiamento climatico e che grazie alla collaborazione tra pubblico e privato i progetti assumono dimensioni significative per il bene comune”. Ecco di seguito gli interventi ad oggi realizzati a beneficio della comunità.
Il nuovo “polmone verde” del Bosco Umberto Zanasi
Prima tappa di questo percorso è stata, venerdì 18 ottobre, l’inaugurazione del Bosco Zanasi, collocato vicino alla zona industriale di via Pavarello, a Castelnuovo Rangone. Un “polmone verde” di 4000 mq intitolato all’imprenditore Umberto Zanasi, nato grazie al sostegno dell’azienda Zanasi Group S.r.l. Si tratta del primo importante intervento di riforestazione del Consorzio Forestale con lo scopo di mitigare il cambiamento climatico e ridurre l’inquinamento ambientale e acustico della vicina zona industriale. Un obiettivo perseguibile grazie alla piantumazione di alberi selezionati secondo le caratteristiche del terreno, adatti ai bisogni del territorio e funzionali al mantenimento di un’elevata biodiversità animale e vegetale.
Un Eco-giardino per l’ISS. “Volta” di Sassuolo
Giovedì 21 novembre è stato inaugurato l’”Eco-giardino” dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandro Volta” di Sassuolo. In questo caso, uno dei cortili della scuola è stato riforestato e riqualificato dagli studenti che, con impegno e dedizione, lo hanno trasformato in un’oasi di sostenibilità ambientale. L’intervento si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione urbana dal nome “SVolta Green”, anch’esso voluto e proposto dai ragazzi. Un progetto ambizioso ed oneroso che richiede il supporto di tutti al fine di portare avanti la manutenzione e la cura del cortile ma anche per poter realizzare nuovi interventi di riforestazione negli spazi circonstanti l’istituto. A tale scopo è stata lanciata una campagna di crowdfunding ed una raccolta fondi aperta e rivolta a quanti volessero dare il proprio contributo.
Un dono per la comunità: ecco il Bosco di Kia
Infine, giovedì 28 novembre, a Castelnuovo Rangone, è stato inaugurato il “Bosco di Kia” con oltre 160 piante messe a dimora. Uno spazio dedicato alla memoria di Chiara, scomparsa a soli 17 anni per una grave malattia. Si tratta di un investimento per le future generazioni che rappresenta un altro importante passo verso lo sviluppo sostenibile del territorio modenese. Questo il valore ambientale e sociale del Bosco di Kia che, come infrastruttura verde e blu, negli anni contribuirà alla mitigazione del cambiamento climatico grazie anche alle specie che il Consorzio ha selezionato, ovvero piante autoctone e ad alto assorbimento di CO2 e basse emissioni di composti organici volatili.
Il cammino “Green” non si ferma qui
Quelli appena descritti sono solo i primi tre obiettivi raggiunti dal Consorzio Forestale Mutina Arborea destinata a crescere e rafforzarsi con il tempo grazie ad una forte e coesa aggregazione di aziende sostenibili e socialmente responsabili. Sono i primi passi di un cammino di rigenerazione urbana per aumentare e migliorare la vivibilità di spazi e aree verdi nella provincia modenese. Questo cammino andrà avanti certamente anche nel 2025, a beneficio dell’ambiente e delle persone.