La Strutturba urbana Verde di Ecovillaggio.
Senza il cuore, non ci sarebbe la vita.
E il cuore dell’Ecovillaggio di Montale è sicuramente il parco, attorno a cui si sviluppano tutte le residenze. Una progettazione bioclimatica non può prescindere dalle piante: la vegetazione infatti, rappresenta uno dei materiali biologici più importanti per controllare il clima degli spazi esterni, e per questo i progettisti hanno scelto il Verde come elemento caratterizzante di tutto l’innovativo progetto. L’idea è che esso debba avere una funzione mitigatrice del clima oltre che di benessere per chi verrà ad abitare nell’ecoquartiere, e dunque si è deciso di concentrarlo ma anche di creare continuità con i giardini privati.
Il Verde, nello scala dei colori, è nella perfetta posizione di centro tra Azzurro e Rosso. E’ il colore per eccellenza della primavera, e quindi rassicurante, pacificante e rinfrescante. Inoltre, è il colore che indica crescita ed equilibrio.Le residenze dunque sono posizionate sui lati del parco, con un sistema “a corte interna”, per rendere qualitativamente migliore e più fruibile il verde.
Esso diventa così una sorta di polmone, che svolge le funzioni di miglioramento climatico di cui si era detto, di raccolta delle acque piovane, di nicchia ecologica e oltretutto, da un punto di vista storico e culturale, dà risalto anche alla maglia storica della centuriazione romana.
Il parco nell’Ecovillaggio di Montale assume un nuovo significato: non più uno spazio pubblico all’interno del quale la natura è consumata come immagine, ma la stessa natura che diventa materiale fondamentale per la vivibilità e la vitalità delle strutture urbane. Il parco come parte di un sistema in cui esiste un’interazione dinamica tra natura e costruito, per cui la natura diventa materiale verde su cui è doveroso applicare l’innovazione tecnologica volta ad un incremento di efficienza.
Il parco di Ecovillaggio si collega senza soluzione di continuità ai filari di alberi che si dipartono dai lotti andando ad intersecare le strade di accesso e finendo appunto sul prato centrale del parco. Questi alberi, che tracciano e sottolineano segni antichi non ancora perduti, i resti della centuriazione romana, rappresentano una vera e propria spina dorsale di tutto il comparto, inserendosi perfettamente nel resto del paesaggio.
Questa attenzione a tutti i significati e a tutte le possibili declinazioni del Verde rappresenta uno dei punti di forza dell’Ecovillaggio, una delle ragioni della sua esistenza.
Gli alberi, le piante di specie diverse (prevalentemente autoctone e scelte più dal punto di vista utilitaristico che per il fattore ornamentale), poste trasversalmente ai percorsi di accesso principali, vengono utilizzate per individuare e sottolineare accessi e percorsi, sia pubblici che ai singoli lotti. Si viene a creare così una sorta di cultura ambientale, qualora i nuovi abitanti potessero imparare ad orientarsi facendo riferimento al nome delle piante presenti.
La vegetazione può svolgere un ruolo di mitigazione sul microclima determinato dalla nuova urbanizzazione. Un sistema complesso e ampio come è il parco posto al centro del piano, è in grado di intensificare l’azione termoregolatrice svolta dall’evapotraspirazione.
Questo è un fenomeno legato alla fotosintesi, attraverso la quale le piante pompano dal terreno grandi quantità d’acqua e le immettono nell’atmosfera sotto forma di vapore: è tutto calore sottratto all’ambiente circostante, che in estate va sensibilmente a correggere il surriscaldamento legato alla presenza di cemento e asfalto.
A ciò si aggiunga il controllo termico legato alla presenza dell’ombra o, in altre parole, alla schermatura delle radiazioni solari, che determina una forte diminuzione della temperatura radiante del suolo, e quindi della temperatura di sensazione.
Il sistema idrologico del Piano ha lo scopo di recuperare il più possibile le acque meteoriche di propria competenza al fine di evitare lo spreco di convogliare le acque bianche in fognatura. Per tale motivo si è curato con estrema attenzione l’aspetto progettuale legato al Parco Verde, importantissimo bacino per raccogliere e smaltire in modo naturale le acque dell’intero Piano.
Ovunque possibile, a fianco delle strade, dei parcheggi e di ogni altra superficie impermeabile, è stata progettata una fascia di terreno su cui insediare una copertura vegetale permanente erbacea e arboreo-arbustiva con lo scopo di rallentare l’acqua di scorrimento superficiale, e favorire la sua depurazione e la reintegrazione nel terreno.
Gli apparati radicali delle piante, infatti, favoriscono la penetrazione dell’acqua in profondità, riducendo il flusso superficiale.
·vegetazione tipica dell’ambiente naturale e storico,
·esigenze in termini di mitigazione degli impatti ambientali,
·pollinosi e allergenicità,
·capacità di produrre ossigeno e di stoccare anidride carbonica.
·vegetazione a bassa manutenzione (ad es. specie e varietà già geneticamente predisposte a sopportare i lunghi periodi siccitosi estivi e le prolungate piogge autunnali e primaverili che caratterizzano il nostro clima),
·utilizzare la vegetazione in modo da caratterizzare la gerarchia dei percorsi, con alberatura dalle dimensioni adeguate all’importanza del percorso, in modo da definire in modo inequivocabile i tracciati viari e il rapporto con il contesto.