Per creare un mondo più sostenibile, gli individui devono diventare agenti del cambiamento, dotandosi di conoscenze, abilità, valori e attitudini che li rendano capaci di agire responsabilmente per l’integrità ambientale, la sostenibilità economica e una società più giusta.
L’educazione è cruciale per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile ed è per questo che Ecovillaggio Montale, quartiere bio ed ecoresidenziale in provincia di Modena, promuove nuove attività formative in sinergia con le scuole superiori dell’Emilia Romagna.
Circa 40 studenti dell’ITG “Guarino Guarini” di Modena sono stati ospitati nell’ecoquartiere con l’intento di far toccare con mano il modello di bioarchitettura che coniuga sostenibilità sociale, economica e ambientale. Il progetto nel suo piccolo è strettamente legato ad alcuni dei “17 goals” – obiettivi comuni – proposti nell’Agenda 2030 programma d’azione promosso dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Ecovillaggio Montale contribuisce allo sforzo di percorrere il sentiero di sostenibilità descritto da Agenda 2030. Quest’ultima ingloba 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.
“Obiettivi comuni – ha spiegato Silvia Pini ideatrice di Ecovillaggio Montale – significa che riguardano tutti, nessuno escluso, per portare il mondo sulla strada della sostenibilità e fare “centro” su questioni importanti per le generazioni presenti e future quale la lotta ai cambiamenti climatici.
Con l’azione antropica stiamo danneggiando il nostro pianeta – prosegue Silvia Pini – l’unico che abbiamo. Obiettivo al 2030 è responsabilizzarci e agire in una direzione sostenibile, ripristinando la salubrità e puntando sulle fonti di energia rinnovabili, presenti in natura. Questo è quello che facciamo in Ecovillaggio Montale dove accogliamo gli studenti per renderli più informati e quindi più consapevoli.
La visita studio in Ecovillaggio è stata l’occasione per sottolineare le tre direttrici da perseguire: abbandonare i combustibili fossili, riforestare e smettere di produrre rifiuti.
Con un approccio teorico pratico ai ragazzi è stato illustrato l’ecoquartiere attraverso il Masterplan. Lo scopo era dare una visione d’insieme sul piano della progettazione strategica, urbanistica ed architettonica di Ecovillaggio, dove il verde vive in equilibrio con le abitazioni.
Una sostenibilità a tutto tondo che ha affascinato i futuri geometri e progettisti che dal parco alle ecoresidenze hanno potuto ripercorrere fisicamente i diversi elementi visionati su carta.
“Da questa esperienza – spiega Laura Macro studentessa al “Guarini” stagista in Ecovillaggio – ho capito che un team affiatato consente di superare in tempi rapidi le difficoltà che possono emergere nella realizzazione di un’abitazione. Ciò che più mi ha colpito è lo studio e la ricerca che sono alla base delle case di Ecovillaggio e di tutto il quartiere: dal verde con la scelta sapiente di piante e alberi che assorbono CO2 e disinquinano, alle assonometrie solari, per non parlare della cromoterapia per la scelta dei colori delle case e dell’ambiente intorno.”
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ANCHE LE STUDENTESSE DEL “GUARINI” RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA IN ECOVILLAGGIO MONTALE
A partire dal 2019 in Emilia Romagna tutte le case di nuova costruzione dovranno essere nZEB (nearly zero energy building) ovvero a energia quasi zero. Ecovillaggio Montale ha anticipato i tempi e dal 2010 utilizza il protocollo Passivhaus e sempre dal 2010 costruisce case sostenibili.
“Progettare e realizzare case con materiali bio ed eco compatibili, riciclabili è il vostro obiettivo: i migliori che ci riusciranno avranno fatto goal – spiega Valentina Nigro Architetto di Ecovillaggio Montale che insieme a Carlo Pini ha parlato agli studenti all’interno della palazzina in costruzione.