A scrivere una nuova pagina di ecosostenibilità è Nicholas My, 19 anni di Formigine (MO), diplomatosi quest’anno con una tesina dedicata all’ambiente, tra inquinamento e possibili cure come la bioedilizia. L’idea nasce grazie al rapporto tra l’ITG “Guarini” di Modena e l’Ecovillaggio Montale (Modena). L’obiettivo del giovane Nicholas è quello di diffondere tra i suoi coetanei pratiche virtuose per la salute dell’ambiente e dell’uomo, contaminandoli positivamente.
Ecovillaggio Montale scommette sulle giovani generazioni che a loro volta rispondono positivamente a interscambi culturali e iniziative didattiche a carattere pratico. Nicholas si definisce “amico dell’ambiente” e l’incontro con il quartiere bio ed ecosostenibile di Montale ha sensibilizzato ancor più la sua coscienza:
“Questa esperienza mi ha aiutato ad avere un punto di vista più ampio sul rispetto dell’ambiente e sulla progettazione di case ecologiche attraverso la scelta consapevole di strumenti, materiali, risorse. Prima di conoscere la realtà di Ecovillaggio non sapevo che il verde avesse un ruolo così importante e che le specie arboree venissero scelte e impiegate in base alle caratteristiche più idonee.
Quali progetti dopo la scuola?
“Frequenterò la facoltà di Architettura con l’obiettivo di specializzarmi nella bioedilizia e far parte di un team interdisciplinare impegnato nella ricerca e nell’innovazione che fa bene all’ambiente. L’esperienza in Ecovillaggio Montale ha reso possibile a tanti giovani come me di esplorare da vicino le caratteristiche ecosostenibili degli edifici. Ho aperto gli occhi sul problema reale e concreto dell’inquinamento, dalle cause alle possibili cure. Mi piacerebbe in futuro occuparmi di un progetto dove applicare le nozioni di bioarchitettura presenti in quartieri bio come Ecovillaggio Montale”.
Qual è il messaggio più importante?
“Come riporto nella mia tesina, tutti noi dobbiamo comprendere che il fenomeno dell’inquinamento è strettamente connesso alle mutazioni genetiche, allergie e tumori che sono in sensibile aumento. Per il futuro mi auguro che le agenzie educative si mettano in rete coinvolgendo direttamente sul campo i giovani che desiderano toccare con mano modelli applicativi e concreti. A scuola – conclude Nicholas – dovrebbe essere impartita l’Educazione all’ambiente” e con una certa frequenza.
Nella tesina Nicholas mette in risalto, dalla rivoluzione industriale ad oggi, “200 anni sconsideratezza” e il modello di una società incentrata sull’economia e sullo sfruttamento dei combustibili fossili che inevitabilmente causano:
- L’aumento dei cataclismi;
- L’aumento delle temperature ;
- La distruzione degli ecosistemi e quindi della biodiversità di flora e fauna.
“Qualcosa di buono è già successo, siamo infatti sulla strada della decarbonizzazione. Ben vengano iniziative divulgative come le “ecopillole di Luca Lombroso” e l’informazione apportata da altri studiosi del clima e dell’ambiente per aumentare la consapevolezza e combattere la superficialità del nostro vivere il Pianeta”.
Ecovillaggio Montale ha a cuore l’ambiente e non solo. “Puntiamo sui giovani, ambasciatori della cultura del riciclo dei materiali e adulti consapevoli domani – dichiara Silvia Pini. Rispettare l’ambiente non è solo un dovere, un vero e proprio stile di vita. I cambiamenti culturali per definizione sono lenti, ma quello che continua a stupirmi è che non vi sia la chiusura del cerchio da parte delle persone tra i problemi dell’inquinamento e il peggioramento delle condizioni di salute. Siamo in tempo per cambiare le cose, a tutti è stata data un’ultima chance, non buttiamola via”.
L’Ufficio Stampa Ecovillaggio Montale
Deborah Annolino
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