Le fonti energetiche rinnovabili paiono a tutti gli effetti una soluzione semplice ed ideale per affrontare la crisi climatica ovvero la più grande sfida di questo secolo; tuttavia è importante considerare quali sono ad oggi alcuni dei limiti che ancora ne rallentano la diffusione.
La non-programmabilità della presenza del sole e del vento fanno si che sia difficile prevedere la quantità di energia che si può raccogliere in un determinato giorno e in un determinato periodo di tempo, e questa diventa una difficoltà gestionale, in quanto il fabbisogno di energia da soddisfare per ogni individuo ed edificio è ingente. Di conseguenza, si presenta la criticità relativa alla gestione efficiente di queste fonti energetiche che è lo stoccaggio. Poter raccogliere quanta più energia possibile e “metterla da parte” per quando ne avremo bisogno diventa una necessità se ci affidiamo a queste fonti energetiche.
Tanta è la ricerca per rendere lo stoccaggio più performante ed economico e molte sono le novità sostenibili in arrivo: ad esempio, una start up italiana, ha inventato le batterie alla CO2 che ha una maggiore capacità di stoccaggio rispetto alle attuali batterie al litio aumentandone la durata nel tempo (25 anni contro i 10 circa di quelle al litio) e con costi dimezzati. Anche i pannelli fotovoltaici sono costantemente al centro della ricerca: per esempio il CNR presso il laboratorio dell’Università Lecce, diretto dalla Dottoressa Paola Prete, conduce da tempo ricerche sulle applicazioni delle nanotecnologie al fine di ridurre i costi del fotovoltaico ad alta efficienza e a basso impatto ambientale.
Questa innovazione consiste nello sviluppo di celle solari costituite da nanocristalli di semiconduttori di dimensioni estremamente piccole, ma in grado di raccogliere grandi quantità di energia dalla luce solare. L’utilizzo di questi “nanofili” permetterà di ridurre di 100 volte il materiale impiegato, quindi l’ingombro dei pannelli solari, per una maggior efficienza di raccolta energetica.
Il solare fotovoltaico è la fonte rinnovabile più matura e diffusa in Italia anche per uso domestico, ma una delle critiche mosse più spesso è che al fine vita questi pannelli diventano rifiuti inquinanti. A livello pratico invece, questi prodotti come pure le batterie di accumulo vengono smontati, trasformati e riciclati generando nuovi prodotti in un’ottica di economia circolare e green. Questo processo è garantito già all’atto di acquisto in quanto essi sono codificati e tracciati in tutte le componenti che a fine vita seguiranno una procedura pre organizzata da enti preposti. Quindi grazie a questo sistema europeo di gestione l’utilizzatore non avrà alcun peso né economico né procedurale per lo smaltimento.
In Ecovillaggio Montale da 11 anni, il fabbisogno energetico per la climatizzazione delle oltre 100 residenze è totalmente soddisfatto da energia rinnovabile autoprodotta. L’energia necessaria ad altri usi viene acquistata da fornitori che producono solo da fonti rinnovabili. Questo è a dimostrazione del fatto che, nonostante le batterie da stoccaggio ad oggi non siano ancora del tutto efficienti, è comunque possibile alimentare un’intera abitazione esclusivamente con fonti rinnovabili.